L’Orto Botanico dell’Università di Genova fu istituito nel 1803, ad opera di Domenico Viviani, allora titolare della Cattedra in Botanica e Storia Naturale. Nato come una stretta fascia di terreno situata a monte del Palazzo dell’Università, venne ampliato in diversi momenti fino a raggiungere l’attuale dimensione di circa 10000 mq nel 1865. Negli stessi anni, sotto la direzione di De Notaris, la struttura venne datata di tre grandi serre e di molte specie in coltivazione. Nel 1892 fu ultimata la costruzione dell’Istituto di Botanica con i laboratori, grazie all’opera del direttore Ottone Penzig e alle donazioni – finanziarie e botaniche – di Sir Thomas Hambury, proprietario dei famosi Giardini omonimi a Ventimiglia. Penzig lavorò assiduamente per arricchire collezioni, erbario, museo, biblioteca, collaborazioni così che alla sua morte, nel 1929, l’Istituto Botanico Hambury era divenuto un centro di studio di fama internazionale con collezioni di inestimabile valore.
Durante la seconda guerra mondiale, l’Istituto e l’Orto Botanico subirono devastazioni e gravi perdite. Negli anni ’60, sotto alla direzione del Prof. Rodolfo Pichi Sermolli, la struttura fu rimodernata e furono costruite nuove serre. Grazie a questo direttore, esperto pteridologo di fama mondiale, la collezione di felci venne revisionata e ampliata e ancora oggi rappresenta un vanto per la struttura grazie ai notevoli esemplari che la compongono.